L’artrosi è una comune malattia degenerativa a carico della cartilagine articolare.

Tale patologia, colpendo tutti i distretti articolari ed in particolar modo quelli sottoposti al carico, rappresenta una causa di grave disabilità.

Attualmente la terapia conservativa (non chirurgica) per l’artrosi prevede l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori, fisioterapia, riduzione del peso corporeo e infiltrazioni con acido ialuronico, PRPcellule staminali (mesenchimali).

L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo con lo scopo di idratare e proteggere i tessuti. [3][4] Esistono differenti tipologie di acido ialuronico di sintesi che si dividono in base al peso molecolare.

I benefici che si traggono dalle infiltrazioni di acido Ialuronico sono attenuazione del dolore, miglioramento della mobilità articolare e prevenzione della degenerazione cartilaginea con miglioramento delle attività di vita quotidiana. [2]

Il trattamento prevede un ciclo di 3 infiltrazioni intra-articolari (Fig. 1) a distanza di 10-15 giorni circa. Oppure una infiltrazione di acido ialuronico ad alto peso molecolare in mono-somministrazione. Solitamente, prima del ciclo o della mono-somministrazione, viene eseguita una o piò infiltrazioni di cortisonico per ridurre l’infiammazione dell’articolazione e prepararla ad “accettare” meglio le/la iniezioni/e di acido ialuronico. La durata dell’effetto benefico (riduzione del dolore e miglioramento della motilità articolare) dura dai 4 ai 6 mesi, in base alla gravità dell’artrosi.

acido ialuronico
Fig. 1 Infiltrazione di acido ialuronico a livello del ginocchio.

Le infiltrazioni di acido ialuronico, dunque, non vanno intese come una cura per l’artrosi, ma come un trattamento conservativo in grado di rallentare i progressivi danni che questa patologia può causare.[1] Possono anche essere utilizzate dopo un intervento chirurgico eseguito in artroscopia per migliorare la motilità e ridurre il dolore dopo l’intervento chirurgico. [3] Possono essere eseguite anche con tecnica ecoguidata (Fig. 2).

In caso di degenerazione avanzata sono maggiormente indicate le infiltrazioni con PRP oppure cellule staminali (mesenchimali). Qual’ora queste non dovessero funzionare si può ricorrere alla chirurgia protesica (vedi protesi di anca, protesi di ginocchio, protesi di spalla).

Bibliografia
  1. Altman R, Hackel J, Niazi F, Shaw P, Nicholls M (2018) Efficacy and safety of repeated courses of hyaluronic acid injections for knee osteoarthritis: A systematic review. Semin Arthritis Rheum 48:168–175.
  2. Legré-Boyer V (2015) Viscosupplementation: techniques, indications, results. Orthop Traumatol Surg Res 101:S101-108.
  3. Marcheggiani Muccioli GM, Wykes P, Hundle B, Grassi A, Roatti G, Funk L (2015) Effects of a synovial fluid substitute on early recovery after arthroscopic subacromial decompression of the shoulder. Musculoskelet Surg 99:121–126.
  4. Pereira H, Sousa DA, Cunha A, Andrade R, Espregueira-Mendes J, Oliveira JM, Reis RL (2018) Hyaluronic Acid. Adv Exp Med Biol 1059:137–153.

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