L’articolazione della spalla è composta da tre ossa: l’omero, la scapola e la clavicola le quali a loro volta si uniscono a formare 2 distinte articolazioni: acromion-clavicolare e gleno-omerale (Fig.1).
Le superfici articolari sono ricoperte da cartilagine, una sostanza liscia che protegge le ossa e consente loro di muoversi con facilità.
Oggi, secondo l’Agenzia per la Ricerca e la Qualità della Sanità ogni anno circa 53.000 persone negli Stati Uniti si sottopongono ad un intervento chirurgico di sostituzione di spalla.[1]L’intervento chirurgico consiste nella sostituzione delle parti danneggiate della spalla che vengono rimosse e sostituite con componenti artificiali, chiamate protesi. Le opzioni di trattamento sono la sostituzione della testa dell’omero o la sostituzione della testa dell’omero e della cavità concava che la accoglie, chiamata glenoide.
Diverse sono le condizioni che possono causare dolore e disabilità di spalla al piunto tale da necessitare una sostituzione protesica: artrosi (malattia degenerativa articolare)(Fig.2), artrite reumatoide, artrite post-traumatica, necrosi avascolare o gravi fratture (Fig.3).[2]
I sintomi che più frequentemente si riscontrano sono dolore alla spalla che interferisce con le attività quotidiane, perdita del movimento e / o debolezza della spalla.
La diagnosi sarà effettuata in base alla valutazione clinica e radiografica (radiografie, risonanza magnetica nucleare (RMN) per la valutazione dei tessuti molli o una tomografia computerizzata (TC) per determinare la condizione dell’osso).
Esistono diverse tipologie di protesi di spalla:
- la Protesi di Rivestimento di spalla, procedura chiamata emiartroplastica, consiste nel sostituire la sola testa omerale con una componente protesica metallica (Fig. 4);
- la Protesi Totale anatomica di spalla che comporta la sostituzione delle superfici articolari con elementi protesici in metallo e polietilene(Fig.5);
- la Protesi Inversa di spalla indicata nei soggetti con cuffia dei rotatori gravemente lesionata.Nella protesi inversa di spalla, le convessità e le concavità articolari vengono invertite. Si tratta sempre di una protesi “totale”, ma significa che una sfera di metallo viene fissata alla glena e una superficie concava sostituisce la testa omerale (Fig.6). E’ la protesi più usata attualmente, per trattare fratture non sintetizzabili, nelle revisioni protesiche eseguite per fallimenti meccanici o come re-impianto dopo pregresse infezioni protesiche [3,4]
Una volta effettuato l’intervento il periodo di degenza sarà di circa 4-5 giorni. Una volta lasciato l’ospedale, il braccio sarà accolto in un tutore che servirà da supporto e protezione per la spalla per le prime 2-4 settimane dopo l’intervento chirurgico.
La maggior parte dei pazienti è in grado di svolgere attività semplici come mangiare, vestirsi e lavarsi entro 2-4 settimane dall’intervento. Il periodo di riabilitazione post-operatorio è di circa 2-3 mesi.
Bibliografia
- Bayona CEA1, Somerson JS2, Matsen FA 3rd3.The utility of international shoulder joint replacement registries and databases: a comparative analytic review of two hundred and sixty one thousand, four hundred and eighty four cases. Int Orthop. 2018 Feb.
- Singh JA1, Sperling J, Buchbinder R, McMaken K. Surgery for shoulder osteoarthritis. Cochrane Database Syst Rev. 2010 Oct.
- Marcheggiani Muccioli GM, Huri G, Grassi A, Roberti di Sarsina T, Carbone G, Guerra E, McFarland EG, Doral MN, Marcacci M, Zaffagnini S. Surgical treatment of infected shoulder arthroplasty. A systematic review. Int Orthop. 2017 Apr.
- Flurin PH, Roche CP, Wright TW, Marczuk Y, Zuckerman JD. A Comparison and Correlation of Clinical Outcome Metrics in Anatomic and Reverse Total Shoulder Arthroplasty. Bull Hosp Jt Dis. 2015 Dec.
- Papadonikolakis A1, Neradilek MB2, Matsen FA 3rd1. Failure of the glenoid component in anatomic total shoulder arthroplasty: a systematic review of the English-language literature between 2006 and 2012. J Bone Joint Surg Am. 2013 Dec.