La cuffia dei rotatori è una struttura muscolo-tendinea costituita da 4 muscoli (sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo) i quali si inseriscono a livello dell’omero fondendosi con la capsula articolare (Fig.1) della spalla (il “guscio” fibroso che riveste questa articolazione) garantendo, congiuntamente con altri muscoli, il corretto movimento dell’articolazione della spalla (Video 1).

Fig.1 Anatomia della spalla. Inserzione dei muscoli che compongono la cuffia dei rotatori: 1 sottoscapolare, 2 sovraspinoso, 3 sottospinoso, 4 piccolo rotondo.

Video 1 Filmato 1 Rappresentazione della funzione della cuffia dei rotatori (stabilizzazione della testa dell’omero e partecipazione ai movimenti attivi di intra- ed extra-rotazione del braccio).

Le lesioni della cuffia dei rotatori hanno causa multifattoriale. Possono essere traumatiche oppure degenerative, in seguito a eventi microtraumatici ripetuti e/o dovute a sovraccarichi funzionali caratteristici di una particolare attività lavorativa/sportiva. Un fattore causale e prognostico importante è l’età del paziente: classicamente la frequenza di questa patologia aumenta dopo i 40 anni ed è presente in maniera asintomatica in circa il 20% della popolazione.[1] Il fumo di sigaretta aumenta il rischio di lesione. [2]

I sintomi possono variare in modo significativo da paziente a paziente; il quadro tipico è caratterizzato da dolore intenso, soprattutto notturno e durante attività di sollevamento pesi associato nel più delle volte a sensazione di cedimento/instabilità con importante limitazione funzionale.

La diagnosi clinica si avvale di decine di test funzionali associati alla valutazioni di specifici esami strumentali come radiografie, ecografia e risonanza magnetica (Fig.2).

La scelta del tipo di trattamento da seguire (conservativo o chirurgico) è complesso e deve tener conto di numerosi elementi: età del paziente, estensione della lesione, presenza o meno di lesioni associate (instabilità di spalla associata) e livello di attività lavorativa/sportiva.

Il trattamento conservativo si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori non steroidei e sull’infiltrazione locale con cortisonici e successivamente acido ialuronico, in associazione, una volta attenuato il dolore, con un programma di riabilitazione fisioterapica di rinforzo muscolare [3].

Nei pazienti giovani e/o attivi si preferisce un trattamento di tipo chirurgico. Questo trattamento, un tempo sempre effettuato a cielo aperto, ora può essere realizzato in artroscopia (attraverso dei piccoli fori con l’utilizzo di una telecamera). L’artroscopia permette di reinserire i tendini che si sono staccati in maniera del tutto mini-invasiva (Fig.3). [4]

Fig. 2 Risonanza Magnetica di una lesione della cuffia dei rotatori (tendine lesionato del muscolo sovraspinsoso, visione anteriore).
Fig. 3 L’artroscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva che consente di operare a cielo chiuso senza “aprire” le articolazioni. Questo significa minore invasività, minori percentuali di complicanze, recupero post-operatorio più veloce rispetto agli interventi tradizionali a cielo aperto.

L’utilizzo di una tecnica a doppia fila di ancore con ponte di filo (in inglese “double-row suture-bridge”) consente di eseguire suture molto stabili, con un alta percentuale di successo rispetto alle tecniche standard (93,6% a 5 anni di folow-up minimo) e più veloce recupero post-operatorio (Video 2). [5]

Video 2 Riparazione della cuffia dei rotatori (tendine sovraspinoso) con tecnica artroscopica double-row suture-brodge (vedi testo per dettagli).

 

Il trattamento post-operatorio si avvale di un tutore che immobilizza la spalla per 2-3 settimane, seguito da un protocollo riabilitativo di ripristino del movimento articolare e della potenza muscolare con mobilizzazione precoce in acqua e idrokinesiterapia.

Bibliografia
  1. Prevalence and risk factors of a rotator cuff tear in the general population. Yamamoto A, Takagishi K, Osawa T, et al. J Shoulder Elbow Surg 2010 Jan;19(1):116-20.
  2. Cigarette smoking increases the risk for rotator cuff tears. Baumgarten KM, Gerlach D, Galatz LM, et al. Clin Orthop Relat Res. 2010 Jun;468(6):1534-41.
  3. Effects of a synovial fluid substitute on early recovery after arthroscopic subacromial decompression of the shoulder. Marcheggiani Muccioli GM, Wykes P, Hundle B, et al. Musculoskelet Surg. 2015 Aug;99(2):121-6.
  4. The outcome and repair integrity of completely arthroscopically repaired large and massive rotator cuff tears. Galatz LM, Ball CM, Teefey SA, Middleton WD, Yamaguchi K. J Bone Joint Surg Am. Feb 2004;86-A(2):219-224.
  5. Minimum Five-year Outcomes and Clinical Survivorship for Arthroscopic Transosseous-equivalent Double-row Rotator Cuff Repair. Pogorzelski J, Fritz EM, Horan MP, et al. J Am Acad Orthop Surg. 2019 Dec 15;27(24):e1093-e1101.

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