L’articolazione acromio-claveare (AC) è situata all’apice della spalla dove la porzione della scapola definita acromion si articola con la clavicola. Essa presenta una struttura cartilaginea con funzione di ammortizzatore definita menisco; la sua stabilità dipende dai legamenti coraco-claveari (CC) (Fig. 1).

L’articolazione AC si lesiona generalmente in seguito a cadute con conseguente trauma diretto sulla spalla: la scapola viene spinta verso il basso mentre la clavicola tende a rimanere in posizione. [1]

La perdita di contatto tra i capi ossei è definita lussazione acromio-claveare (AC) e ne esistono 6 diversi tipi in base alla gravità secondo la classificazione di Rockwood [2]. (Fig.2)

Riparazione di lussazione acromion-claveare
Fig. 1 Spalla normale senza lesioni legamentose: particolare dell’articolazione acromion-claveare (AC).
Fig. 2 Lussazione acromion-claveare (AC), con rottura della capsula articolare AC e lesione dei legamenti coraco-clavicolari (CC).

La sintomatologia è caratterizzata da dolore associato a parziale o totale incapacità funzionale dell’arto.

La diagnosi viene posta in seguito a visita clinica specialistica (Fig. 3) la quale si avvale anche di esami strumentali quali Radiografie (Fig. 4), ecografia e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).

Il trattamento potrà essere conservativo o chirurgico.

Fig. 3 Aspetto clinico di un paziente dopo lussazione AC. Si può notare la dismetria della spalla sinistra rispetto alla destra con il tipico segno della clavicola “a tasto di pianoforte”.
Fig. 4 Valutazione radiografica di un paziente dopo lussazione AC. Si può notare la perdita di contatto della clavicola con l’acromion della scapola.

Il trattamento conservativo è riservato a lussazioni di grado 1 e 2. Lesioni di grado 3 , invece, possono essere trattate conservativamente valutando fattori quali: occupazione, mano dominante, tipo di lavoro o sport, rischio di re-infortunio, ecc. La terapia conservativa prevede riposo, farmaci anti-infiammatori e anti-dolorifici e fisioterapia adeguata.

Il trattamento chirurgico è riservato a lussazioni di grado 3 non responsive/non adatte alla terapia conservativa, alle lussazioni di grado 4,5 e 6 [3,4]. 

La tecnica da noi impiegata per la ricostruzione di questa articolazione si avvale di legamenti artificiali molto resistenti (LARS) utilizzati con tecnica mini-invasiva per ricostruire i legamenti CC, stabilizzando in questo modo l’articolazione acromio-claveare. (Fig.5 e 6)

Fig. 5 Intervento di stabilizzazione della lussazione AC per via mini-invasiva utilizzando un legamento artificiale (LARS) per ricostruire i legamenti CC.
Riparazione di lussazione acromion-claveare
Fig. 6 Controllo RX post operatorio dopo stabilizzazione AC con tecnica mini-invasiva.

 

L’intervento chirurgico sarà seguito da uno specifico protocollo di fisioterapia riabilitativa. I risultati sono molto buoni con una percentuale di successo del 98%. [5]

Bibliografia
  1. The Diagnosis and Treatment of Acute Dislocation of the Acromioclavicular Joint. Frank Martetschläger, et al. Dtsch Arztebl Int. 2019 Feb 8;116(6):89-95.
  2. Fracture classification systems: do they work and are they useful? Rockwood CA Jr. J Bone Joint Surg Am. 1994 May;76(5):790.
  3. Rockwood type III acromioclavicular dislocation: surgical versus conservative treatment. Gstettner C, Tauber M, Hitzl W, Resch H.
    Shoulder Elbow Surg. 2008 Mar-Apr;17(2):220-5.
  4. Return to sport after surgical treatment for high-grade (Rockwood III-VI) acromioclavicular dislocation. Verstift DE, Welsink CL, Spaans AJ, van den Bekerom MPJ. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2019 Dec;27(12):3803-3812.
  5. Acromioclavicular joint reconstruction with the LARS ligament in professional versus non-professional athletes. Marcheggiani Muccioli GM, Manning C, Wright P, Grassi A, Zaffagnini S, Funk L. 2016 Jun;24(6):1961-7.

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