Il tessuto adiposo ha molte caratteristiche riparative naturali che aiutano a sostenere i meccanismi di guarigione in tutto il corpo.
Da alcuni anni ormai  abbiamo la certezza, non solo sperimentale ma anche clinica, che il tessuto adiposo contiene cellule staminali (Fig. 1), capaci cioè di mantenere nel tempo l’integrità e le caratteristiche biologiche del tessuto trapiantato.

Cellule staminali
Fig. 1 Cellule staminali multipotenti da tessuto adiposo.

Ciò spiega l’evoluzione di tecniche chirurgiche come il lipofilling (ovvero l’infiltrazione di grasso prelevato e reintrodotto alla stessa persona a scopo estetico per riempiere aree depresse o retrazioni cicatriziali) e le tecniche di infiltrazione intra-articolare di tessuto adiposo (pratica consolidata per il trattamento dell’artrosi di grado medio-grave [1]).

Il prelievo viene effettuato dall’addome. Il tessuto adiposo viene processato
(microframmentato) e purificato. Sistemi chiusi non enzimatici rappresentano il mezzo più sicuro ed efficace per la purificazione del tessuto adiposo. [2]

Il tessuto così ottenuto viene iniettato a livello articolare mantenendo l’integrità di tutte le sue componenti vitali. La procedura viene effettuata in anestesia locale (senza che il paziente venga addormentato) e può essere portata a termine in circa un’ora. I tempi di recupero, dopo esser stati sottoposti alla procedura, sono brevissimi. L’effetto del trattamento consiste nella risoluzione del dolore e nel miglioramento della motilità articolare. Attualmente sono disponibili i risultati a 1/2 anni di follow-up di questo tipo di procedure e sono molto
ncoraggianti, sia sul ginocchio [3,4] che su anca [5] e spalla [6].

PURTROPPO, NON CI SONO EVIDENZE CHE DIMOSTRINO LA DURATA A LUNGO TERMINE DI TALE TRATTAMENTO NON INVASIVO.

OGGI PERO’ ESISTE LA POSSIBILITÀ di eseguire la CRIOCONSERVAZIONE DEL PROPRIO TESSUTO ADIPOSO in una banca dei tessuti, come si fa per altri organi umani. IL VANTAGGIO È QUELLO DI POTER UTILIZZARE, IN FUTURO (PER ALMENO 5 ANNI), LE PROPRIE CELLULE STAMINALI AI FINI RIPARATIVI E ANTIDEGENERATIVI. [7]

10 cose da sapere se si desidera criocongelare il proprio tessuto adiposo:

1) Proverò dolore?
Il prelievo per poi congelare il tessuto adiposo è indolore. Viene effettuata con un piccolo intervento e con una leggera sedazione.

2) È un trattamento sicuro?

Le unità di tessuto adiposo vengono prelevate con un sistema a circuito chiuso sterile e vengono sottoposte all’arrivo in laboratorio a tutti i controlli di sicurezza che ne certificano l’idoneità al bancaggio.

3) Qual è l’età appropriata per preservare il mio tessuto adiposo?
Non esista un’età minima né massima, si può intervenire efficacemente in qualsiasi
momento dall’insorgenza della malattia.

4) Quanto dura la procedura?
Il medico specialista elaborerà un programma di infiltrazioni in base alla soggettività del suo caso e potrebbe durare fino a 6 anni. Le unità di tessuto saranno crioconservate per questo periodo di tempo massimo e saranno in quantità adeguata in base al caso per ottimizzare la rigenerazione tissutale.

5) Ogni quanto devo fare eventuali controlli?
Sarà necessario recarsi in ambulatorio almeno una volta all’anno per sottoporsi ad una semplice infiltrazione del tessuto adiposo criopreservato.

6) Dovrò chiedere un permesso dal lavoro?
Non è necessario. Il prelievo del tessuto adiposo è un intervento chirurgico semplice
effettuato in sala operatoria da un chirurgo con anestesia locale o sedazione. La
procedura è semplice, dura circa 1 ora, e dovrà quindi assentarsi dal lavoro solo il giorno dell’intervento, dopo il quale si consiglia di trascorrere una giornata tranquilla ed evitare di guidare.
7) Quante volte bisogna sottoporsi a questa procedura? Basta una sola volta?
Lo scopo della crioconservazione del tessuto adiposo è ottenere una quantità adeguata di unità di tessuto adiposo per infiltrazioni programmate nel tempo. E’ sufficiente pertanto un solo prelievo per effettuare un trattamento terapeutico pluriennale.

8) Fino a che età posso utilizzare il tessuto adiposo congelato?
Dopo la criopreservazione, il tessuto adiposo conserva le stesse condizioni senza
deteriorarsi e il passare degli anni non lo danneggia.[7] Non esiste un limite di età per un trattamento di riparazione tissutale.

9) È giunto il momento di effettuare il trattamento, cosa devo fare per utilizzare le mie unità di tessuto?
Il laboratorio provvederà a scongelare le unità di tessuto richieste e verranno consegnate direttamente presso l’ambulatorio dove verrà effettuato il trattamento terapeutico nella data programmata.

10) Non voglio utilizzare il mio tessuto adiposo criopreservato. Quale puó essere il suo destino?
Se si decide di non utilizzare il tessuto adiposo congelato, il paziente è libero di decidere cosa farne. Vi sono due possibilità: possono essere donati alla scienza o essere eliminati.

Bibliografia

1. Mesenchymal stem cells in joint disease and repair. Barry F, Murphy M. Nat Rev Rheumatol. 2013;9:584–594.

2. The efficacy of different sources of mesenchymal stem cells for the treatment of knee osteoarthritis. Shariatzadeh M, Song J, Wilson SL. Cell Tissue Res. 2019;378:399–410

3. Safety and Efficacy of Percutaneous Injection of Lipogems Micro-Fractured Adipose Tissue for Osteoarthritic Knees. Panchal J, Malanga G, Sheinkop M. Am J Orthop (Belle Mead NJ). 2018 Nov;47(11).

4. Autologous Micro-Fragmented Adipose Tissue (MFAT) to Treat Symptomatic Knee Osteoarthritis: Early Outcomes of a Consecutive Case Series. Van Genechten W, Vuylsteke K, Martinez PR, Swinnen L, Sas K, Verdonk P. J Clin Med. 2021 May 21;10(11):2231.

5. Mesenchymal Stem Cells injection in hip osteoarthritis: preliminary results. Dall’Oca C, Breda S, Elena N, Valentini R, Samaila EM, Magnan B. Acta Biomed. 2019 Jan 10;90(1-S):75-80.

6. Clinical use of autologous micro-fragmented fat progressively restores pain and function in shoulder osteoarthritis. Vinet-Jones H, F Darr K. Regen Med. 2020 Oct;15(10):2153 – 2161.


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