Il plasma ricco di piastrine (PRP), chiamato talvolta anche gel piastrinico o pappa piastrinica, è un concentrato di piastrine ottenuto tramite la centrifugazione del sangue del paziente stesso (Fig. 1).
Le piastrine grazie alla capacità di liberare fattori di crescita, tra i quali il PDGF, il TGF β, il VEGF, l’IGF-1, l’FGF, e l’EGF giocano un ruolo fondamentale nella mediazione del processo di guarigione dei tessuti danneggiati.

Il PRP , utilizzato in svariati campi della medicina, trova la sua indicazione in ambito ortopedico nella terapia delle condropatie e artrosi di grado non elevato e delle tendinopatie e lesioni muscolari [1].

Prp
Fig. 1 Estrazione del PRP da prelievo di sangue venoso periferico.

La preparazione consiste nel effettuare un prelievo di sangue venoso autologo, che successivamente viene sottoposto a processo di centrifugazione e concentrazione in provetta. Il PRP cosi ottenuto verrà iniettato nella sede di lesione. L’infiltrazione intra-articolare si esegue in caso di condropatie e artrosi, e può essere eseguita se necessario (anca e spalla) sotto guida ecografica[2]. Il PRP può essere utilizzato anche per trattare con successo tendinopatie o lesioni muscolari con iniezioni ecoguidata [3].

Il trattamento viene effettuato per 3-4 volte a distanza di 15 gg l’una dall’altra e, in caso di necessità ed in base alla patologia da trattare può essere ripetuto nel tempo.

Bibliografia
  1. Current Clinical Recommendations for Use of Platelet-Rich Plasma. Le ADK, Enweze L, DeBaun MR, Dragoo JL. Curr Rev Musculoskelet Med. 2018;11:624–634.
  2. The Use of Platelet-Rich Plasma in Symptomatic Knee Osteoarthritis. Southworth TM, Naveen NB, Tauro TM, Leong NL, Cole BJ. J Knee Surg. 2019;32:37–45.
  3. Platelet-Rich Plasma (PRP) in Orthopedic Sports Medicine. Mlynarek RA, Kuhn AW, Bedi A. Am J Orthop (Belle Mead NJ). 2016;45:290–326.

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